Imprinting

 Parco degli acquedotti romani

Caratteristiche principali: frammento - linearità 


Il Parco degli Acquedotti a Roma è uno di quei luoghi che sembrano emergere da un tempo lontano, sospeso tra l'antico e il moderno, un angolo di memoria che respira insieme alla città, ma che conserva una dimensione quasi magica, fatta di prati aperti e di imponenti strutture in pietra. Un luogo di imprinting, di quei primi contatti col mondo che formano la mente e il cuore, in cui ogni angolo, ogni suono e ogni odore diventano parte del nostro essere, del nostro modo di vedere e sentire. È un luogo dove ho vissuto i miei primi momenti di scoperta, uno di quelli che ti formano dentro. Ci andavo da bambino e, per me, era come un campo da gioco gigante, pieno di mistero e di storia. I miei genitori mi lasciavano libero di girare per il parco ma la mia attenzione era sempre catturata da questi grandi archi che tagliavano tutto il parco quasi a separare la parte più attrezzata con quella più naturalistica. In certi punti l’acquedotto arrivava a un paio di metri dal livello del terreno, con la possibilità sia di passarci sopra tramite una scala in ferro, per passare dall’altra parte, ma sopratutto creava l’occasione di rimanere sopra l’acquedotto e poter iniziare a percorrerlo  per alcuni tratti, dove man mano l’altezza aumentava e dava una vista completa del parco. Se da piccolo rappresentava un momento di scoperta, in cui un bambino poteva vedere il mondo che lo circondava da una prospettiva molto più alta facendo arrivare lo sguardo fino ad orizzonti mai visti prima, nel periodo dell’adolescenza era il luogo dove nel pomeriggi primaverili ed estivi ci si fermava per parlare e confidarsi di quelle che potevano essere i pensieri di quei giorni; . Ci andavo quando volevo staccare dalla città, quando avevo bisogno di pensare o anche solo di ritrovare un po' di pace. Questo luogo è un frammento di città, uno spazio quasi sospeso, in cui si intravede un paesaggio che richiama altre epoche. La dimensione “orizzontale” degli acquedotti che lo attraversano, con i loro archi che si estendono a perdita d’occhio, crea un senso di vastità in mezzo al verde che si mantiene prevalentemente pianeggiante; Questo contrasto tra natura e architettura storica crea un’atmosfera particolare, dove le ampie distese erbose sembrano interrotte solo dai lunghi archi degli acquedotti, quasi fossero una linea temporale scolpita nella pietra. Nel mio progetto, desidero riprendere e valorizzare il forte rapporto tra piani orizzontali e piani verticali, ispirandomi al paesaggio unico del Parco degli Acquedotti. Si distingue per due caratteristiche principali: la frammentarietà e la linearità. La frammentarietà è evidente nella composizione del paesaggio, dove si alternano spazi verdi, prati aperti e le maestose strutture degli acquedotti che rappresentano essi stessi un frammento della città antica, dall'altra parte, la linearità degli acquedotti è una delle caratteristiche più affascinanti del parco. Le lunghe file di archi si estendono in orizzontale, creando una sorta di "via" visiva che guida lo sguardo attraverso il paesaggio.




 Voglio creare nel mio progetto uno spazio in cui le linee verticali, simili agli archi degli acquedotti, tagliano orizzontalmente il panorama, formando un dialogo tra le diverse dimensioni. Questa interruzione di piani rappresenta un modo per guidare lo sguardo e il movimento, creando una dinamica che invita alla scoperta. L’obiettivo è realizzare uno spazio in cui la verticalità e l’orizzontalità si intrecciano, come due assi. 



Con questa immagine possiamo vedere il tema della linearità con degli orizzonti interrotti da questi piani verticali, gli acquedotti, che tagliano le distese di verde intorno rappresentando allo stesso tempo un frammento di una traccia precedente ai nostri tempi; La linea rossa che divide l'immagine altro non è che il percorso che fa l'acquedotto all'interno del parco stesso. Da qui l'idea per andare a realizzare le nuove tessiture nell'area di progetto, partendo proprio da questa linea spezzata .


Di seguito il risultato di queste nuove tessiture:





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